Churchill’s Prisoners. The Italians in Orkney 1942-1944
JAMES MacDONALD, Churchill’s Prisoners. The Italians in Orkney 1942-1944, Orkney Wireless Museum, Kirkwall 1987, 2007.
Il libretto di James MacDonald (1923-1988) dedicato ai prigionieri italiani nelle Orcadi, è un lavoro essenziale e ben documentato, utilizzato per la stesura del suo volume anche da Philip Paris, che lo giudica “eccellente”. Pubblicato nel 1987 sotto l’egida del Orkney Wireless Museum, successivamente ristampato e aggiornato più volte, è un agile volumetto che ricostruisce in poche pagine la storia della costruzione delle barriere di Churchill, con un ricco corredo di immagini che spaziano dagli anni della guerra fino al ritorno alla chiesetta di Lambholm degli ultimi ex prigionieri avvenuto nel 1992. Commoventi sono le foto di alcuni di loro di fronte agli oggetti (accendini, posacenere, modellini, ecc.) realizzati con estro e grande perizia durante la prigionia – sempre con materiali di fortuna – ora custoditi nel Museo.
Per ora potete leggere (nella traduzione italiana di E. Fonti) il paragrafo finale, intitolato Exodus, dedicato alla partenza dei prigionieri avvenuta il 9 settembre 1944, con destinazione il campo di transito nello Yorkshire. Qui tra l’altro sono riportate le parole con le quali miss Alison Sutherland Graeme ricordava il maggiore Buckland, parole che rendono giustizia alla sua nobile figura: «Vorrei sottolineare che il maggiore Buckland era un meraviglioso comandante. Lo conoscevamo bene, naturalmente, ed era lui che si impegnava per migliorare la vita dei prigionieri. Avevano il massimo rispetto per il maggiore Buckland e il suo vice, il maggiore Booth».
Alle vicende legate alla costruzione delle Churchill’s Barriers è dedicata l’opera teatrale scritta da Alan Plater, con musiche di Sir Maxwell Davies, rappresentata a Kirkwall nel 2002 e a Edinburgh l’anno seguente, un’opera straordinaria che racconta con grande sensibilità e leggerezza come le barriere, divenute “ponti” non solo tra le isole ma anche tra le persone e le nazionalità, fecero il “miracolo” e le tre comunità – l’esercito, gli italiani e gli orcadiani – impararono a convivere.
Anche di quest’opera dovremo occuparci prossimamente, per non dimenticare e per continuare a sperare che certi miracoli possano ancora accadere.
https://www.scottishmuseums.org.uk/scottish-museums/orkney-wireless-museum/
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